Andrea Antonini Berlin
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I miei articoli pubblicati su „Giornale Pop„, un blog in forma di giornale.
La filodiffusione come arma tattica di difesa (02.04.2023) Il signor Fiammelli e la new economy milanese del 1976 (11.02.2023) Lo spettatore di monoscopi (07.02.2023) Ratzinger, l’ultimo papa (31.12.2022) Lando Buzzanca, specchio di una promessa (18.12.2022) Brutti incontri con Rudolf Steiner (14.12.2022) Carmelo La Bionda ci ha lasciato (06.11.2022) Milano 1972, ordalia in seconda media (05.10.2022) Microfoni e fumetti raccontati dal mio gommista (21.08.2022) Ragazzi e genitori, studiare è un privilegio (18.03.2022) Comprate libri usati, sono migliori di quelli nuovi (15.01.2022) Perché un e-book non è un libro (12.11.2021) L’importanza dell’ufficio diritti di una casa editrice (31.10.2021) Piccole guerre tra le prime radio private (19.04.2021) I nuovi dischi in vinile sono una fregatura (27.12.2020) Arcidio Baldani, commerciante di poesia (12.09.2020) Internet impoverisce la cultura (18.06.2020) Finale, di Franco Crepax (31.03.2020) I milioni di libri nuovi mandati al macero ogni anno (22.09.2019) Come le librerie possono tenere testa a Amazon (17.09.2019) Le scuole di redazione e traduzione servono a qualcosa? (18.07.2019) La musica degli anni Settanta (23.06.2019) La bellezza dell’inno nazionale bulgaro (24.03.2019) Mario Marenco, architetto e scrittore (19.03.2019) Febo Conti, un ricordo del conduttore di „Chissà chi lo sa“ (16.12.2018) Superdan, il primo fumetto di Alfredo Castelli (21.11.2018) Il mistero dell’edizione inglese del „Linus“ italiano (27.09.2018) Quark XPress con 5 euro: il bisogno aguzza l’ingegno (26.08.2018) Archeologia della guerra fredda (15.07.2018) Diventare apostata al giorno d’oggi (17.06.2018) Il potere dromedario contro il politichese (03.06.2018) Il berlinese volante di fine Ottocento (08.04.2018) La passione per le cabine elettriche (27.03.2018)